Smartphone. Un ottimo strumento, da usare “cum grano salis”.

Il primo smartphone vero e proprio è nato nel 1997 quando la Ericsson produsse il suo GS 88 “Penelope”. Oggi, il modello “all’ultimo grido” è per la Apple l’Iphone 6.

Gli aspetti positivi del possedere uno smartphone sono, indubbiamente, la possibilità di collegarsi al momento su internet in modo tale da avere l’opportunità di consultare centinaia di siti di informazione, svago, enciclopedie e quant’ altro, cose che quindici anni fa erano impensabili da realizzare ed ottenere. Inoltre c’è la possibilità di avere a disposizione una fotocamera ad alta qualità con i rispettivi effetti scaricabili dalle varie app, di avere tutta la musica esistente a portata di mano e di poter prendere appunti attraverso block note  digitali (meglio ancora nel caso dei tablet). Questi, ovviamente, sono gli aspetti positivi più importanti e utili.

Gli aspetti negativi, invece, sono due: le radiazioni e l’abuso che se ne fa dello strumento. Reputo questi problemi non trascurabili, ma molto importanti.

La segnalazione che arriva  dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), che ha sede a Lione, ha un significato in termini di salute pubblica, dal momento che gli utilizzatori di cellulari al mondo sono stimati in circa 5 miliardi, una persona su due. I telefoni cellulari, quindi, generando campi elettromagnetici, tenendoli vicino al cervello, nel caso quindi delle chiamate, provocano tumori. Una soluzione valida è quella di evitare le chiamate avvicinando il dispositivo all’orecchio, sostituendolo con le auricolari e gli sms. Consiglio a tutti, maschi e femmine, di tenere il cellulare più lontano possibile dagli organi sessuali, per evitare la sterilità.

L’abuso, invece, che si fa degli smartphone provoca, nella maggior parte dei casi, una perdita dei rapporti umani. Volendo estendere il discorso, possiamo affermare con convinzione che la chiusura e la non frequentazione da parte dei giovani delle sezioni di partito, il disinteresse in temi attuali come la politica e la lotta alla criminalità organizzata, il non saper cercare una voce sull’enciclopedia, la non lettura di un libro o di un giornale, sono le tremende cause dell’eccesso d’uso di questi strumenti.

La soluzione è nel saper sfruttare gli smartphone e la tecnologia (strumenti grandiosi e necessari per la scoperta e la scienza). Come? Usando questi telefoni per acculturarsi, per informarsi in maniera corretta, leggendo anche libri su ebook, mantenendo viva una cosa molto importante che tra i giovani d’oggi si sta perdendo: il confronto. Se non c’è confronto c’è indifferenza. L’indifferenza è il male della società. E’ il fiume più grande e lungo che sfocia in questo mare di crisi.

Pubblicato da Francesco Saverio Mongelli

Classe 1997, barese. Autore di canzoni, poesie, saggi, articoli. Musicista e scacchista, appassionato anche di antimafia, attualità, giornalismo, arte e cinema.